Overthinking: come calmare la mente e ritrovare equilibrio
Ti è mai capitato di pensare così tanto da non riuscire più a distinguere i pensieri reali dalle paure? Se la tua mente corre in cerchio, analizza ogni dettaglio e fatica a fermarsi, potresti star sperimentando l’overthinking. Un’abitudine mentale che, con il tempo, può logorare il benessere emotivo, alimentare l’ansia e distorcere la percezione della realtà.
Nel mese di aprile, ho dedicato il mio podcast proprio a questo tema, esplorando le varie sfaccettature del pensiero eccessivo. In questo articolo trovi una sintesi completa dei contenuti trattati, insieme a strategie concrete per costruire un nuovo rapporto con i tuoi pensieri.
Cos’è l’overthinking e come si manifesta
L’overthinking non è semplice riflessione. È una forma di pensiero eccessivo, spesso ripetitivo, che ci porta a rivivere eventi passati o a preoccuparci in modo sproporzionato per il futuro. Può presentarsi come:
• Rimuginio costante
• Difficoltà a prendere decisioni
• Bisogno di controllo
• Perdita di contatto con il presente
Spesso chi vive l’overthinking non se ne rende conto subito, ma ne sperimenta gli effetti: stanchezza mentale, ansia, insonnia e blocchi nelle azioni quotidiane.
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Overthinking e ansia: un circolo che si alimenta
Ansia e overthinking si alimentano a vicenda. Quando siamo ansiosi, la mente cerca continuamente soluzioni o spiegazioni, generando pensieri su pensieri. E più pensiamo, più cresce la sensazione di allarme e pericolo. È come se il cervello, nel tentativo di proteggerci, finisse per intrappolarci.
In queste situazioni, l’ansia non è solo un’emozione: diventa un carburante per il pensiero eccessivo, portandoci a vivere nella testa invece che nella realtà.
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I pensieri intrusivi: quando la mente prende il sopravvento
Alcuni pensieri sembrano arrivare dal nulla: sono improvvisi, indesiderati, a volte disturbanti. Si chiamano pensieri intrusivi, e fanno parte dell’esperienza umana. Il problema nasce quando iniziamo a identificarci con loro o a combatterli, rinforzandone la presenza.
Capire che un pensiero è solo un pensiero – non una verità – è il primo passo per ridurne il potere.
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Come calmare la mente e gestire l’overthinking
Uscire dalla trappola dell’overthinking richiede pratica, ma è possibile. Ecco alcune strategie efficaci:
1. Porta l’attenzione al corpo
Il corpo vive nel presente. Fare una pausa, respirare profondamente, muoversi o sentire il contatto dei piedi con il pavimento aiuta a spezzare il loop mentale.
2. Distrai la mente con attività coinvolgenti
Un’attività stimolante, che richiede presenza (come dipingere, cucinare, ascoltare musica o parlare con qualcuno) può aiutare a riportare la mente nel qui e ora.
3. Allenati alla consapevolezza
La mindfulness insegna a osservare i pensieri senza giudicarli né seguirli. Non per eliminarli, ma per cambiare il modo in cui ci relazioniamo a loro.
4. Costruisci un rapporto più sano con i tuoi pensieri
Accettare la presenza dei pensieri, anche quelli scomodi, è un passo potente. Non si tratta di controllarli, ma di imparare a conviverci, scegliendo di agire secondo i propri valori, non secondo ciò che la mente suggerisce in automatico.
L’overthinking non è un nemico da combattere, ma un meccanismo da comprendere. Riconoscerlo, accoglierlo e trasformarlo è un processo possibile, e può cambiare profondamente il nostro modo di vivere le giornate. Se senti che la tua mente non si ferma mai, sappi che non sei solə. E che esistono strumenti per tornare a respirare, pensare con chiarezza e ritrovare uno spazio di quiete dentro di te.
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