
Le forme dell’amore
L’amore nella coppia e la nostra identirà
Ogni coppia segue un percorso che passa attraverso fasi diverse: attrazione, innamoramento, amore. Oltre alle componenti chimiche, comuni a tutti gli esseri umani, altri aspetti della storia individuale, psicologica, famigliare e trigenerazionale influenzano gli individui nella scelta e nel legame duraturo con il partner.
Questa riflessione nasce a seguito della lettura del romanzo di Sally Rooney, “Persone normali” (Einaudi, 2019), nel quale la scrittrice irlandese indaga sulla difficoltà di essere accettati nella nostra relazione con l’altro.
I protagonisti sono Marianne e Connell, due ragazzi che vivono in un paesino irlandese e frequentano l’ultimo anno di liceo. A prima vista, non hanno molto in comune: lei è una ragazza emarginata, non ha amici ed è bersaglio dello scherno dei suoi compagni di classe; lui, invece, è popolare, gioca a football ed è l’oggetto del desiderio della reginetta del ballo. Marianne è figlia di una madre fredda e assente, immobile, che permette che il figlio maggiore perpetui gli atteggiamenti violenti del padre sulla sorella. Diventa quasi inevitabile che l’unico modo di rapportarsi agli uomini che Marianne conosca sia quello di sottomettersi pur di essere amata. Connell è figlio di una ragazza madre amorevole e presente, però non sfugge al senso di potere che capisce di avere su Marianne.
Ma, al di là delle apparenze, Connell e Marianne sono più simili di quanto si possa immaginare. Tutta la storia è governata da fraintendimenti, dall’impossibilità di comunicare veramente perché gelati dalla paura e dal senso dell’inadeguatezza. Tra i due inizia una relazione clandestina, Connell teme profondamente il giudizio degli altri, che verrà pian piano alla luce quando i due si iscriveranno al college. Tuttavia non è così semplice stare insieme: si prendono e si lasciano di continuo, si comportano sempre al contrario di come vorrebbero comportarsi, si fraintendono, si allontanano e tornano di nuovo a cercarsi.
Si parla di un legame immenso, che mescola l’amore all’amicizia, e si parla di un rapporto di potere tra i due che si sviluppa e cambia nel corso degli anni.
Si parla di una relazione difficile, quasi impossibile, confusa, spezzata; la giovane Marianne, si affaccia al limite estremo di un gioco con sé stessa, pronta a farsi oggetto del piacere, a varcare le soglie del proibito, esprime un desiderio di comunicazione totale, un bisogno di entrare nella sintonia del cuore. pensando spesso di non meritare l’amore ma qualcosa che ne era solo il suo surrogato peggiore.
Ma la paura copre in maniera velata il nucleo principale del disagio: scavando a fondo, infatti, ritroviamo persone che mostrano una bassa autostima e per questo come poco meritevoli di essere amate e quindi destinate a non essere ricambiate del sentimento che provano e dimostrano verso l’altro.
I personaggi principali sono impegnati in una recita perenne: nessuno è mai spontaneo o se stesso perchè nessuno ha ben capito chi mai dovrebbe essere questo fantomatico sé stesso.
«Lui le ha portato in regalo la bontà e adesso le appartiene» recita una frase del romanzo. E tra queste parole è racchiuso tutto il nucleo del romanzo. Perché diventare adulti, imparare ad amare e ad amarsi passa anche attraverso i legami che costruiamo.
Si può vivere «un’intera vita senza mai sentirsi vicini a qualcuno» ?
Quanto la famiglia può destrutturare la personalità?
Si può amare senza perdere la propria identità?
Ognuno di noi è unico al mondo e quello che siamo è determinato dalle nostre relazioni con gli altri. Ognuno di noi ama ed è amato da persone diverse e va rispettato nella propria unicità, nel proprio desiderio di compagnia o di solitudine.
Fatta questa premessa, possiamo considerare la coppia come un sistema aperto, un’organizzazione complessa di relazioni di parentela che è esposta, lungo il suo ciclo vitale, a momenti di sviluppo. Ogni membro della coppia intrattiene relazioni interpersonali caratterizzate da uno scambio reciproco. In ogni relazione ognuno di noi si aspetta qualcosa dall’altro, caratteristiche che rispondano alle nostre aspettative e bisogni.
Quando due persone formano una nuova coppia, non pensano che la loro relazione sia influenzata da modelli, rituali, tradizioni che hanno interiorizzato nella loro storia con la famiglia d’origine. Eppure durante l’innamoramento osserviamo un’idealizzazione reciproca, dove ogni individuo propone inconsapevolmente all’altro un’immagine ideale di Sé. Lo sguardo dell’altro rispecchia un immagine di noi stessi: l’immagine che noi desideriamo. Ognuno di noi nella fase di innamoramento propone inconsapevolmente all’altro, ma anche a se stesso, un’immagine ideale di sé. Il partner sarà più o meno attratto da questa immagine, se questa corrisponde ai suoi bisogni più profondi. Da questo incrocio e scambio reciproco di immagini scaturisce quella che chiamiamo relazione. In questa fase i membri della coppia sono immersi in una fusione che procede parallelamente ai processi di individuazione e autonomizzazione dal resto del mondo.
Concludendo, è possibile ritenere che l’andamento e la stabilità di una coppia siano certamente dovuti ad esperienze relazionali condivise nel tempo, ma possono essere influenzati anche dal background familiare proprio di ognuno dei due partner.
L’amore è un processo evolutivo che si costruisce giorno per giorno.

